Il canto degli uccelli, la marmotta sulla soglia della tana appena sgombra dalla neve,
i crocus che disegnano di petali colorati la cotica spoglia nutrendosi di luce:
armoniosi preludi alla primavera che ritorna per recitare il suo inno alla natura.
L’Eden si fa meraviglia. Gli alberi spogli rivestono per incanto le chiome festose mentre lungo i ruscelli che sbordano dall’alveo, nutriti dalle nevi, il verde intenso dell’erba si pone a contrasto con il nuovo azzurro del cielo. Le sere si fanno fragranti di profumi e di voci mentre fra le baite in grembo ai declivi ci si appresta ai mestieri che preludono il mondo che nasce. Fremono gli armenti fra le stalle di pianura, suggeriti da olfatti dell’alpe offerti dal vento che percorre la valle. Tutto sfavilla in policromie di fiaba.
Si rinnova la resurrezione ed i declivi ostentano il miracolo della vita.
Testo e foto da “Scampoli di Gioia e Poesia” di Elisio Croce